Potare una pianta, o come in questo caso un albero di albicocche, è un’operazione che richiede prima di tutto lo studio attento e meticoloso della pianta, ma tra le altre cose necessita che tu abbia una conoscenza diretta e oggettiva di tutto ciò che riguarda il corretto sviluppo della pianta e i suoi benefici.
D’altronde, è noto che la potatura è un momento delicato per la pianta, che ovviamente subisce un importante stress a livello generale; questo è il motivo per cui in genere si procede a praticare la potatura proprio nel momento dell’anno che è il meno prolifico e reattivo per le piante.
Ma allo stesso tempo si determina un forte interesse perché la pianta possa trarne enormi benefici, a cominciare dal fatto che, tagliando ciò che assorbe troppa energia, diventa anche un modo per risparmiare linfa e destinarla altrove, laddove la pianta non ne risente troppo e vive in modo assolutamente poco caotico.
Perché potare l’albicocco?
In breve, lo abbiamo già detto. Ma cercherò di essere ancora più snella e precisa nello spiegarti che la potatura per l’albicocco è davvero indispensabile, essendo un aiuto che, attraverso il taglio, dai alla pianta per renderla più rigogliosa e meno debole di quanto ti appariva prima di decidere di procedere.
Potare un albicocco così significa dare un input generale per attivare una maggiore operatività, rendendo prolifica la produzione di frutti. Se ci pensi, i rami dell’albero funzionano come i nostri capelli: una spuntatina qua e là serve per dare una spinta verso il benessere della chioma e renderla più forte e rigogliosa di prima, per di più anche sana.
Inoltre, purtroppo la pianta di albicocco ha un enorme e profondo problema con cui dover contrastare e si tratta di una malattia fungina a cui è maggiormente soggetta, ovvero la monilia, che attacca con un’enorme frequenza la pianta di albicocco. Ma in tutto questo, ciò che davvero fa la differenza è che, se presa in tempo, non dà nessun tipo di problema.
Il periodo perfetto per potare l’albicocco
E anche se comunque sarebbe opportuno intervenire ogni volta che l’albero ne ha bisogno, è altrettanto vero che c’è la necessità di stare attenti a non esagerare perché l’albicocco per sua natura è una pianta che produce un’infinità di frutti e questo ovviamente va solo a suo vantaggio. La potatura perfetta, in ogni caso, deve essere eseguita sempre in un periodo che non sia molto freddo: quindi, l’ideale è potare tra agosto e settembre.
In questo periodo, il fattore calore e il fatto di avere ancora molto lontano il freddo dell’inverno e quindi delle gelate notturne permette alla pianta prima di tutto di procedere con la cicatrizzazione dei tagli e si può anche procedere con l’eliminazione potendo vederli nel momento clou dei rami che risultano ormai belli esauriti.
E’ chiaro che si tratta pur sempre di un’operazione che richiede occhio e mestiere e non ci si può pertanto improvvisare produttore e realizzatore di un’azione volta a migliorare la produttività della pianta in generale. E’ normale dover anche attenzionare dopo il taglio e la potatura specie quando è drastica l’intera pianta.
Come procedere?
Prima di tutto comincia con l’osservazione della pianta, per evitare di ritrovarti con una pianta che non produca più adeguatamente e che sia sempre al top delle prestazioni. Inoltre, tieni anche in conto di eliminare tutto ciò che toglie energia, come succhioni e polloni, che si trovano per lo più alla base della pianta.
Usa sempre strumenti e mezzi che siano stati sanificati, perché potresti averli usati precedentemente su altre piante che non erano sane, andando pertanto a contaminare ovviamente l’albicocco su cui adesso ti concentri e su cui potresti passare anche malattie piuttosto gravi, che renderebbero l’albero troppo debole dopo il taglio.
Ricordati inoltre che il taglio deve servirti per migliorare la pianta, non per danneggiarla. Quindi procedi sempre per andare a sistemare la pianta, dalla chioma alla produttività, quindi tenendo in conto sempre e solo il suo benessere, e non quello che tu ci vuoi guadagnare anche se si tratta di ordine e pulizia.
L’albicocco e i suoi tanti frutti
L’albicocco resta in ogni caso un albero davvero molto pregiato, in grado di regalare grandi cose a chi decide di collocarlo dentro il proprio giardino. La sua bellezza consiste proprio nella grandiosa produttività per cui si contraddistingue. Ma occorre pur sempre dargli una mano per evitare che possa ridurre la sua produzione.
Osservalo e pensa sempre di procurare vantaggio e grande aiuto, al fine anche di non doverti poi trovare con un albero malato che non sai come tirare fuori dai guai, specie se viene attaccato dalle malattie fungine a cui va spesso incontro per sua natura. Prova anche tu a seguire le mie indicazioni e vedrai che trarrai grandi benefici.